Ormai il Virtual Italian Championship è giunto al penultimo appuntamento. Questa volta le vetture di classe GT1 e GT2 fanno tappa su un insolito tracciato, che si snoda tra le montagne francesi. Trattatasi del tracciato di Charade.
Il Circuito di Clermont-Ferrand, noto anche come Circuit de Charade, è un circuito automobilistico disegnato lungo le pendici del vulcano Puy-de-Dome, in località Saint-Genes-Champanelle, vicino alla città omonima nella regione dell'Alvernia, in Francia. Ha ospitato per cinque volte dal 1965 al 1972 il Gran Premio di Francia valido per il mondiale di Formula 1.
L'idea di un circuito sul luogo venne proposta già nel 1908 e dopo la prima guerra mondiale ma senza esito. L'inaugurazione si ebbe il 27 luglio 1958 con una gara di formula 2 e la 3 Heures d'Auvergne per vetture Gran Turismo.
Misurava 8.055 metri e, grazie alla marcata variazione altimetrica e alle caratteristiche delle sue curve, per certi versi ricordava il Nürburgring. Tra i vincitori solo campioni del mondo: Jim Clark, Jackie Stewart (tre volte) e Jochen Rindt. Proprio per la difficile possibilità di garantire soccorsi in caso di incidente (fondamentalmente era una strada di montagna e non erano presenti ulteriori strade di servizio lungo la pista) venne abbandonato dalla Formula 1, destino che ancora una volta lo accomuna al tracciato tedesco. Utilizzato per altre competizioni nella versione originaria fino al 1988, la lunghezza venne poi ridotta a 3975 metri mediante la realizzazione di una bretella che collega direttamente le curve 3 e 10 in figura[1]. Attualmente ospita una scuola di pilotaggio e gare minori.
L'idea di un circuito sul luogo venne proposta già nel 1908 e dopo la prima guerra mondiale ma senza esito. L'inaugurazione si ebbe il 27 luglio 1958 con una gara di formula 2 e la 3 Heures d'Auvergne per vetture Gran Turismo.
Misurava 8.055 metri e, grazie alla marcata variazione altimetrica e alle caratteristiche delle sue curve, per certi versi ricordava il Nürburgring. Tra i vincitori solo campioni del mondo: Jim Clark, Jackie Stewart (tre volte) e Jochen Rindt. Proprio per la difficile possibilità di garantire soccorsi in caso di incidente (fondamentalmente era una strada di montagna e non erano presenti ulteriori strade di servizio lungo la pista) venne abbandonato dalla Formula 1, destino che ancora una volta lo accomuna al tracciato tedesco. Utilizzato per altre competizioni nella versione originaria fino al 1988, la lunghezza venne poi ridotta a 3975 metri mediante la realizzazione di una bretella che collega direttamente le curve 3 e 10 in figura[1]. Attualmente ospita una scuola di pilotaggio e gare minori.
Tutto lo staff vi invita a seguire la gara su questo bellissimo, quanto insidioso tracciato, ricordando che entrambi i campionati sono ancora aperti e tutto può succedere. I sorpassi sono una chimera su questa pista, e vincerà chi avrà una costanza/concentrazione/costanza maggiore.
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